Dario Sammartino superstar d’acciaio: prova di forza al TV table, con la benedizione di Hellmuth

Dario Sammartino

Subire un set/over set che ti toglie due terzi di stack al primo livello di giornata non è un buon modo per iniziare il day4 di un Main Event WSOP. Se però ti chiami Dario Sammartino, forse puoi permetterti di lasciartelo alle spalle e concentrarti sulla voglia di rimonta.

Il top player napoletano si era trovato in un brutto spot contro Scotty Nguyen, pluri campione WSOP e sempre in grado di rendersi pericoloso nonostante gli anni che passano. Come ha raccontato il collega Cesare Antonini di Gioconews, Sammartino si è trovato a dover pagare la maggior parte dello stack durante il livello numero 16, il primo in programma per il day 4.

Su un flop **f5* **f9* **f3*, Dario ha check-raisato a 80000 sulla puntata di Nguyen a 23000, che poi è andato allin per 225mila totali. Dario ne ha circa 130mila in più e accetta la sfida, ma i suoi **p5* **c5* si ritrovano in una pessima situazione contro i **p9* **q9* di Scotty. Turn e river non aiutano e Sammartino crolla a poco più di 20 big blinds.

La risalita e il rischio evitato

Talento, tenacia e fortuna permettono però al nostro giocatore una risalita che è già iniziata quando il tavolo viene spostato sotto i riflettori e le telecamere. Lì possiamo ammirare Dario per alcune ore, durante le quali sale con costanza in chips evitando situazioni scabrose come quella con Sam Stein.

Lo statunitense e il partenopeo si contendono la chiplead del tavolo, con Sammartino che è leggermente davanti al collega per circa 50mila chips (871000 contro 828000). Stein apre da middle a 22000 con **qk* **fk*, Sammartino 3-betta da bottone a 66000 con **ca* **fq*.

Sam ci riflette su qualche istante, prima di piazzare la 4-bet a 212000. Dario entra “in the tank” per qualche minuto, cercando di carpire qualche tell ma non poi folda.

“Long ball” decisivo

In realtà Dario non aveva alcun interesse a scontrarsi con quello che forse era l’avversario tecnicamente più preparato, al tavolo. Inoltre, la size “americana” scelta inizialmente da Stein ha reso l’interpretazione della mano un po’ più semplice. Come diversi professionisti statunitensi, Stein opta per una apertura molto vicina a 3 volte il grande buio (22000 su 400/8000 ante 1000), mentre Dario e altri al tavolo erano soliti aprire con una size più contenuta (18000).

Sammartino stesso adegua la size della 3-bet all’avversario e al suo iniziale “long ball”, optando per un 3x netto (66000). Così, quando Stein decide di 4bettare è quasi costretto, come si dice in gergo, a “farne una valigia”. In quel momento, 213mila fiches rappresentano circa un quarto dello stack di Sammartino, che può permettersi di foldare senza troppi rimpianti.

Con un approccio più small ball da parte di entrambi, la mano avrebbe potuto avere qualche risvolto pericoloso in più, per Dario.

La “benedizione” di Phil Hellmuth

Ad ogni modo, lui ha ampiamente dimostrato di essere in totale controllo della situazione, pregio che gli è stato riconosciuto anche da Phil Hellmuth in fase di commento.

“Ho giocato contro Dario Sammartino e devo dire che è un giocatore che sa molto bene quando e come usare bene le sue chips. E poi gioca senza paura”.

La smorfia stizzita di Dario, allo showdown contro uno short stack

La fortuna e il perfezionismo

L’imprimatur dell’uomo che ha vinto 14 braccialetti non potrà che fare piacere a Dario Sammartino, che poi ha concluso la sua permanenza al tv table di PokerGo con un piccolo colpo fortunato.

Su bui 5000/10000 ante 1000 Dario apre a 25000 con **f2* **p2*, Scott Stewart manda per 105000 con **f4* **p4*, e Sammartino pensa qualche minuto ad alta voce, poi decide “ok, let’s gamble”  ma si stizzisce per la cattiva decisione presa. Anche se il peso del colpo nell’economia del torneo non è alto, Dario Sammartino è molto autocritico fino al perfezionismo.

Il board però è clemente e regala subito un 2, che gli consentirà di eliminare l’avversario. Il day 4 di Dario Sammartino si concluderà poi a quota 1,7 milioni, ben sopra l’average che al momento è sui 1,2 milioni.

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