Danny McDonagh nuovo Direttore Esecutivo eventi live di PokerStars

È stato un periodo di cambiamenti per lo European Poker Tour, che è tornato nel 2018 con già due eventi all’attivo: quello di Sochi, in Russia, di cui vi abbiamo raccontato a fine marzo, e quello concluso poco più di una settimana fa a Montecarlo.

danny-mcdonagh-gdam-day1.jpegDanny McDonagh

Insiema al ritorno del più amato tour live della “picca”, arrivano anche facce nuove. O in certi casi familiari, come quella di Danny McDonagh, che la settimana scorsa ha assunto il nuovo ruolo di Executive Tournament Director per PokerStars. Molti giocatori conosceranno già McDonagh, grazie al lavoro fondamentale svolto in Australia per l’Aussie Millions, così come a Macao e in tutta l’Asia, dove ha sempre portato un’energia unica e un entusiasmo contagioso nei tornei di poker.

Abbiamo incotrato McDonagh per parlare della sua carriera nel gioco, di cosa si aspetta da questo nuovo ruolo e del futuro dell’EPT.

Ci puoi raccontare la tua storia professionale prima di assumere questa posizione e di come sei entrato nel poker?

Danny McDonagh: Sono entrato nel mondo del poker come membro del team iniziale della Crown Melbourne Poker Room nel 1997. Dopo poco tempo sono diventato direttore di torneo per tutti gli eventi, incluso l’Aussie Millions. 10 anni dopo ho deciso di cambiare e sono entrato a far parte di PokerStars come direttore di torneo per l’Asian Pacific Poker Tour. Ho debuttato nell’agosto del 2007 a Manila, che rimane tuttora il luogo dove vivo. Questo alla fine mi ha portato a diventare Director of Live Events per l’area asiatica e del Pacifico, responsabile di APPT, ANZPT e di PokerStars Live Macao e Manila per un periodo di 9 anni. Attualmente ho un incarico in corso con il WPT per i loro eventi in Asia-Pacifico.

Che cosa implicherà esattamente questo nuovo ruolo?

Il nuovo ruolo sarà Executive Tournament Director. Ci sono alcuni compiti di base che dovrò svolgere, come la supervisione delle regole e dei regolamenti dei tornei, la verifica degli orari e delle strutture. Sarò anche un punto di riferimento per l’opinione dei nostri giocatori sugli eventi, sia che me ne parlino di persona durante le manifestazioni o che lo facciano tramite i social media. Un altro aspetto importante sarà il contributo che cercherò di dare all’offerta live di PokerStars, senza dimenticare che farò parte di un team che ha apportato cambiamenti e innovazioni entusiasmanti ai nostri eventi.

Che cosa ti affascina di più di questa nuova posizione?

Due cose, soprattutto. In primo luogo l’essere parte attiva nei principali eventi EPT e poter contribuire alla già straordinaria storia di questo tour. Sono stato all’EPT di Londra alcuni anni fa e all’EPT di Praga più di recente, ma questa sarà la prima volta che sarò direttamente coinvolto nell’EPT. E in secondo luogo, il PokerStars Players Championship alle Bahamas a gennaio. A Macao, il PokerStars LIVE mi ha regalato l’opportunità di ospitare eventi con buy-in elevato che attiravano gli uomini d’affari asiatici e i migliori professionisti del poker; tuttavia il PSPC porta questa sfida ad un livello più alto, con più di 320 tra top player mondiali, milionari appassionati di high roller e giocatori amatoriali che si sfidano in un torneo da $25k di buy-in.

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E cosa possono aspettarsi i giocatori da te?

Per coloro che non mi conoscono, sono una persona molto disponibile e non vedo l’ora di incontrare i nostri clienti, sia che si tratti di giocatori amatoriali o professionisti. Questo per me sarà un buon modo per avere un quadro delle opinioni dei giocatori sui nostri eventi. Ovviamente porterò negli eventi di punta di PokerStars l’esperienza che ho acquisito nel settore Asia-Pacifico.

Non ti occuperai della direzione del torneo in sala, ma i giocatori conosceranno comunque l’energia e lo spirito che porti agli eventi. Come descriveresti il ​​tuo approccio al poker?

Amo rendere gli eventi di poker più divertenti per i giocatori, sia quando sono al tavolo che fuori dal gioco. Al tavolo ovviamente è necessario attenersi alle regole del torneo, ma il mio approccio è quello di promuovere un’atmosfera positiva tra il personale e i giocatori, perché ritengo che il poker giocato di buon umore regali a tutti la giusta atmosfera e comporti meno problemi per l’organizzazione.

Aggiungere una o due competizioni divertenti farà sicuramente piacere ad una buona parte dei giocatori. Durante l’APPT e l’ANZPT abbiamo organizzato varie situazioni di questo tipo, in occasione di feste o eventi separati, come ad esempio il Beer Pong, Freccette, Pool, Frisbee Golf e Lawn Bowls. E anche i Flip-out (all-in preflop automatici ad eliminazione diretta) sono stati molto popolari a Macao. Quindi spero che la mia energia e il mio spirito possano fare la differenza nelle manifestazioni di punta di PokerStars, come PCA e EPT.

Infine, come vedi il futuro dell’EPT?

Vedo un futuro emozionante per l’EPT. Un EPT deve essere un evento che offre un’ampia gamma di buy-in, al quale tutti i giocatori desiderano partecipare. Nuovi formati sono già stati testati a Monaco, come ad esempio il BB ante e lo Shot Clock e c’è una forte spinta dall’alto affinché il team Live Events introduca altre novità. Io vedo un futuro molto interessante per i nostri giocatori live, come testimoniano la creazione del PSPC e l’assegnazione dei Platinum Pass, ma anche attraverso cose molto pratiche e di uso quotidiano durante i tornei, come i buoni pasto. L’EPT è una storia di successi internazionali. Toby Stone e il suo team EPT hanno costruito una reputazione invidiabile nella gestione di grandi eventi live e io non vedo l’ora di lavorare con loro. La sfida, secondo me, è quella di alzare ulteriormente il livello e offrire ancora di più ai giocatori, rendendo i nostri tornei imperdibili per qualsiasi giocatore. Intendo dare il massimo per aiutare Toby e il suo team a raggiungere questo obiettivo.

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